Secondo un’analisi delle tendenze del turismo dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT), il 2015 è stato un altro anno molto favorevole per il turismo internazionale: con un movimento di 1,186 miliardi di persone e un incremento pari al 4,6% – ovvero 52 milioni in più rispetto al 2014 – appare chiaro che il turismo è uno dei settori economici in più forte crescita degli ultimi 60 anni.
L’Europa si conferma la zona più visitata al mondo (con 607,7 milioni di turisti, 27,5 milioni in più rispetto all’anno precedente), ma anche le altre macro-aree hanno riscontrato variazioni positive negli arrivi.
Il riscontro positivo nel numero dei viaggiatori internazionali, secondo le previsioni dell’OMT, è destinato a perdurare nel tempo. Si stima che da qui al 2020 i viaggiatori internazionali aumenteranno di 300 milioni di unità, arrivando a quota 1,3 miliardi, e nel prossimo decennio potrebbero raggiungere l’incredibile cifra di 1,8 miliardi in tutto il mondo (+80% sul 2013).
Il turismo internazionale sta cambiando però non solo in fatto di cifre, ma anche in riferimento alle tipologie di visitatori: oltre a giovani, coppie e famiglie si affacciano nuovi segmenti turistici, come le persone della terza età, i giovanissimi e i turisti di nuove provenienze geografiche.
I Senior
Con l’allungarsi dell’aspettativa di vita e la riduzione del numero delle nascite, si incrementa sempre più il numero dei turisti di fascia senior, una fascia di cui tenere conto se si pensa che secondo le stime nel 2080 circa una persona su tre in Europa avrà un’età superiore ai 65 anni (Italia, Germania e Polonia saranno tra i paesi con il maggior numero di over 65.)
Questo trend socio-demografico apre nuove prospettive interessanti per le tendenze del turismo internazionale: la fascia senior cresce infatti a un ritmo del 15% annuo, più elevato rispetto a quello giovanile, e ha maggiori possibilità di spesa. Gli over 65 attuali tendono a essere persone sempre più dinamiche, esigenti e con sempre maggiore dimestichezza con le nuove tecnologie. Secondo le statistiche il pubblico senior nel 2011 ha effettuato la ragguardevole cifra di 91 milioni di viaggi di più di 4 notti, di cui 32 milioni all’estero (+20%), spendendo 53 milioni di euro (+32 %).
Considerando che i cittadini senior rappresentano un sostanziale 25% della popolazione d’Europa, l’Unione europea ha ideato il Piano d’Azione “Low-Medium Senior Tourism Initiative 2014-2016 – Towards an age-friendly tourism”, con l’intento di promuovere il segmento turistico dei senior e far fronte al problema della stagionalità. I senior sono una fascia della popolazione che detiene sia potere d’acquisto sia tempo libero e possono in questo modo incentivare il turismo legato alla bassa stagione stimolando così crescita economica e occupazione.
I giovanissimi: i millenial e la generazione Z
Con il termine “millenials” (o generazione Y), si intende tutti coloro nati tra i primi anni ’80 e i primi anni 2000 nel mondo occidentale. Caratterizzati da un forte utilizzo e una grande familiarità con i mezzi di comunicazione, i media e le tecnologie digitali, i millenial stanno diventando uno dei segmenti più decisivi nell’influenzare le tendenze del turismo.
I millenial sono stati i primi ad abbracciare i valori della sharing economy e ad adottare l’utilizzo di Internet nella organizzazione e prenotazione dei viaggi: sono loro ad aver portato a una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’intermediazione turistica andando a preferire soluzioni di alloggio innovative e indipendenti alle grandi catene alberghiere, ricercando esperienze emozionanti ed autentiche all’interno della vacanza e condividendo sui social fotografie e video relativi alla vacanza. Da qui l’importanza di riconoscere i millenial come un segmento turistico di fondamentale importanza.
Dopo la generazione Y è arrivata la generazione Z, coloro nati a cavallo degli anni 2000. Anche i giovanissimi stanno diventando una fascia sempre più determinante nell’influenzare le tendenze del turismo internazionale. Le famiglie che viaggiano con bambini e adolescenti al seguito cercano particolari requisiti, come gli spazi attrezzati in hotel o servizi accessori, e prima di tutto il Wi-Fi gratuito, per essere sempre connessi sui social o per poter giocare online. Saranno proprio loro, una volta cresciuti, a raccontare le proprie esperienze di viaggio sui social, forse utilizzando anche nuove piattaforme e nuovi strumenti di pianificazione dei viaggi online.
I BRIC e gli halal
Nuovi segmenti turistici si affacciano nel mondo del turismo 3.0. anche in riferimento alla provenienza geografica. Ci sono infatti anche i turisti dei cosiddetti “paesi emergenti”, ovvero provenienti dai paesi con un’economia emergente. Il termine, oggi obsoleto, è stato sostituito da BRIC, un acronimo che comprende le iniziali delle nazioni che hanno attualmente i più alti potenziali di crescita economica, ovvero Brasile, Russia, India e Cina. I BRIC sono in forte crescita anche sul fronte del turismo internazionale e la prospettiva è che diventino sempre più importanti in futuro.
Ai BRIC c’è da aggiungere un’altra categoria: quella dei paesi arabi. Sempre più spesso si parla di “viaggi halal”, termine arabo che si riferisce tutto ciò che è consentito dalla religione islamica, quindi intendendo un’offerta turistica pensata per offrire ai turisti musulmani viaggi di lavoro, pellegrinaggi o semplici vacanze nel rispetto della morale islamica.
A testimoniare il grande interesse verso questa nuova fascia di mercato c’è il sito Halaltrip.com, il primo portale interamente destinato al turismo per i musulmani. Nel suo archivio sono raccolte le schede di ben 300 hotel di tutto il mondo pronti a ospitare clienti musulmani e offrire loro servizi specifici, come menù halal e bevande non alcoliche, sale attrezzate per la preghiera, spazi separati per uomini e donne.