Per lungo tempo il turismo è stato concepito come turismo per le masse: l’obbiettivo è sempre stato quello di costruire un prodotto turistico che fosse “standard”, cioè pensato per un gruppo ampio e uniforme di persone.
Ma come si è passati da un turismo di massa a un turismo di nicchia?
I pacchetti turistici sono stati concepiti proprio in questa ottica: con il pacchetto si costruisce (o dovremmo dire “si costruiva”) un’offerta in grado di andare incontro alle esigenze del maggior numero possibile di persone senza prendere in considerazione i bisogni e i desideri dei singoli.
Questo approccio ha portato alla costituzione di un mercato fisso e solido, ma poco flessibile e lento nelle trasformazioni, fondato su concetti statici di “moda” e “media” intesi in riferimento a dei comportamenti interpretati o imposti come comuni e invariati nel tempo.
Il mercato del turismo oggi non è più così. Quello a cui stiamo assistendo è un ribaltamento, con il passaggio da un mercato dell’offerta a un mercato della domanda. Il cliente che si trova davanti gli operatori turistici è cambiato profondamente: il turista è oggi molto più consapevole ed esigente e sa che basta scandagliare il web per trovare proposte originali e variegate, attività e vacanze diverse dal pacchetto preconfezionato. Il turista oggi vuole offerte personalizzate e prodotti su misura, perché sa cosa vuole, sa di poter decidere e sa che l’offerta non manca.
Nel mondo del turismo entrano in gioco oggi più segmenti e si inizia a parlare al plurale: non c’è più un solo turismo, ci sono tanti turismi diversi, ognuno focalizzato su un diverso ambito, ognuno rivolto a soddisfare una specifica esigenza. Ecco subentrare il concetto di turismo di nicchia.
Nel 2017 il turismo è ormai un turismo non più di massa, ma un turismo di nicchia. Il salto è stato notevole, i concetti diversi, il passaggio netto: ora non conta più la quantità in senso stretto, ma la qualità. Se vuoi lavorare bene nel mondo del turismo devi saper offrire ai tuoi clienti prodotti e servizi mirati e specifici, concepiti e creati per soddisfare il target a te più consono in termini di qualità (che non significa lusso).
Il prodotto turistico deve essere orientato sul turista inteso come persona, intercettando i suoi gusti, i suoi desideri e i suoi bisogni. Il cliente-turista non è più un passivo consumatore, ma interviene e influisce in modo attivo nel processo di creazione dell’offerta.
Tu operatore devi quindi mettere a fuoco su che tipo di turismo di nicchia lavorare: a quale è rivolto la tua struttura turistica? A quello delle famiglie, ai turisti business, agli amanti del lusso? O ancora alle giovani coppie, agli appassionati di sport, di montagna, di mare? Focalizzarsi su un determinato segmento di mercato potrebbe a prima vista sembrare penalizzante: devo escludere alcuni target rispetto ad altri? Rinunciare ai “numeri” per puntare sulla specializzazione ripaga davvero? La risposta è sì e un sì deciso.
Proporre offerte nel turismo di nicchia offre importanti opportunità:
- permette di specializzarsi e qualificarsi, con la possibilità di diventare leader e punto di riferimento per una determinata offerta turistica;
- permette di riconvertirsi e crearsi una nuova faccia, è la chiave di volta per svecchiare la propria struttura e provare un reale cambiamento aziendale;
- permette di fidelizzare meglio i clienti: se andiamo a ritagliarci la nostra nicchia di riferimento, potremo diventare la loro scelta preferita (e contare sul loro passaparola);
- permette di spiccare per originalità e carattere: se la tua struttura sceglie quella nicchia smette di essere una struttura anonima e simile a tante, ma si caratterizza, acquisisce valore e potenzia il proprio brand;
- permette di affacciarsi su nuovi mercati: cambiando direzione e cambiando volto alla nostra realtà turistica possiamo raggiungere nuove nicchie di mercato che prima ci erano escluse.